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ISCRIVITIE' tipico degli italiani pensare che una volta attraversate le Alpi tutto funzioni meglio, che quanto a modernità, civiltà e cultura politica si debbano prendere a modello i paesi dell'Europa del nord o gli Stati Uniti. Non è detto che, come tanti altri, anche questo stereotipo non nasconda un fondo di verità, ma è certo che di uno stereotipo si tratta e che, come tale, può essere oggetto ma non strumento di studio. A partire da questa considerazione, è nata l'idea di affidare a un gruppo qualificato di osservatori stranieri un'indagine sulla storia d'Italia nella seconda metà del ventesimo secolo. Tre degli autori (i britannici John Anthony Davis e Stuart Woolf e il tedesco Rolf Petri) sono storici, due (il britannico Mark Gilbert e lo statunitense Patrick McCarthy) sono scienziati politici, mentre l'australiano Alastair Davidson e il britannico David Moss sono rispettivamente un esperto di sociologia politica e un antropologo. Molti di loro sono o sono stati cattedratici in università italiane. La loro analisi muove da differenti specificità professionali, e sempre da quel vantagepoint particolarissimo che è l'essere nello stesso tempo fuori e dentro, distaccati e coinvolti, sebbene conoscitori profondi della realtà esaminata. I temi trattati - in un quadro inconsueto ed innovativo, e in modo insieme rigoroso e brillante - sono gli avvenimenti politici, i processi di modernizzazione, i mutamenti dei valori e delle identità, il Mezzogiorno, l'economia e la società. In questo libro chi ha personalmente vissuto gli anni della storia recente potrà trovare uno specchio per considerare e riconsiderare le proprie convinzioni. E i più giovani vi scopriranno una messe di informazioni e di spunti - accompagnati da una vasta bibliografia - utilissimi per lo studio delle vicende del paese e dei tratti che ne identificano le peculiarità.
Stuart Woolf è stato docente a Cambridge, Reading, Essex, all'Istituto Universita-rio Europeo e all'Università Ca' Foscari di Venezia. E' tra i più noti studiosi di storia contemporanea italiana ed europea. Si è occupato in particolare del Risorgimento, del fascismo e della transizione alla democrazia. Tra i lavori di cui è autore o curatore ricordiamo: "L'impresa pubblica nell'esperienza italiana" (con M.V. Posner, Torino, Einaudi, 1967); "Il fascismo in Europa" (Bari, Laterza, 1968); "Italia 1943-1950. La ricostruzione" (Roma-Bari, Laterza, 1974); "Il Risorgimento italiano" (Torino, Einaudi, 1981); "Il nazionalismo in Europa" (Milano, Unicopli, 1994); "Storia d'Italia. Le Regioni dall'Unità a oggi. La Valle d'Aosta" (Torino, Einaudi, 1995).