Questo di Becker - uno dei più noti sociologi contemporanei - un libro decisamente originale, che mette a frutto l'esperienza personale dell'autore come prisma attraverso il quale mostrare i "trucchi" dello scienziato sociale alle prese con la ricerca empirica. Trucchi intesi come dispositivi capaci di illustrare le diverse questioni attorno a cui sono costruiti altrettanti capitoli del volume: di che genere sono le nostre rappresentazioni della realtà sociale? Come conciliare lo studio di un caso particolare e la necessità di generalizzazione? Dove cercare i concetti per organizzare i dati? Di quali risorse logiche dispongono le scienze sociali? Non un prontuario di metodologia, dunque, ma un arsenale di idee su come condurre una ricerca; non un ciclo di lezioni, ma una trama di conversazioni sugli ingredienti che i sociologi impastano nel loro lavoro e sulle possibili ricette alternative. Con un filo conduttore: l'idea che l'indagine sociologica anche (soprattutto) esercizio di immaginazione.
Howard S. Becker ha insegnato nella Northwestern University e nella University of Washington. Attualmente vive e lavora a San Francisco. Tra le sue opere pubblicate in italiano segnaliamo "Outsiders. Saggi di sociologia della devianza" (1987) e, con il Mulino, "I mondi dell'arte" (2004).