In questo libro si parla di un tipo particolare di movimento, il movimento del pendolo, che accompagna un tipo particolare di pensiero, il pensiero pendolare. Il pendolo è qui simbolo di esperienza e modello di conoscenza: oscilla fra un estremo e l'altro, avanza e poi ritorna arricchendosi ad ogni passaggio, sta nella propria tradizione ed esperienza, e poi ne esce, entra nel nuovo e nell'ignoto, per ritornare ancora nel consueto. Analoghe sono l'esperienza e la vita del viaggiatore pendolare, che si muove fisicamente con il proprio corpo e con la propria mente e che, così facendo, riflette il pendolarismo della conoscenza che oscilla stando attaccata, che va e ritorna, rispettando il proprio vincolo, ogni volta uguale, ogni volta diversa. Del pendolo e del movimento pendolare queste pagine tracciano una mappa culturale in cui, accanto ai riferimenti mitologici (Proserpina, Sisifo), letterari (Dostoevskij, Poe, Kafka) e filosofici (Montaigne, Kant, Bobbio, Sen), trova spazio anche l'esperienza autobiografica dell'autrice, in perenne movimento - fisico, linguistico e culturale - tra Italia, Germania e Svizzera.
Francesca Rigotti insegna Dottrine e istituzioni politiche nell'Università della Svizzera Italiana (Lugano). Con il Mulino ha pubblicato, fra l'altro, "La filosofia in cucina" (II ed. 2004) e "Il filo del pensiero. Tessere, scrivere, pensare" (2002). Tra i suoi volumi più recenti: "La filosofia delle piccole cose" (Interlinea, II ed. 2005) e "Agli estremi della filosofia" (con G. Ferraro, Tre Lune, 2005).