La storia dell'Europa è innanzitutto un eccezionale laboratorio di istituzioni politiche. Nel ricostruire la genealogia delle forme di governo che oggi hanno trovato un'originale composizione nell'Unione Europea, l'autore ne mostra l'irriducibile complessità: lo spazio politico dell'Europa è stato plasmato da una molteplicità di progetti imperiali, da una tradizione repubblicana stratificata, da un sistema concorrenziale di Stati che spesso si sono trovati a competere per l'egemonia. La fusione tra modello della polis, modello imperiale e modello statale non ha mai trovato attuazione nel corso della storia europea, tuttavia tale aspirazione ha impresso la sua impronta sul processo evolutivo delle istituzioni del vecchio mondo. A fronte dei diversi scenari che oggi si profilano, il libro fornisce una mappa dell'immaginario politico europeo e delle sue realizzazioni concrete. Più che la ricostruzione di una vicenda destinata a culminare nella sperimentazione della democrazia costituzionale cosmopolitica, quel che risulta è un intreccio di vie particolari, di tentativi falliti, di sintesi incompiute, di paradossi istituzionali, che rendono enigmatica la vocazione politica dell'Europa.
Pier Paolo Portinaro ha insegnato nelle Università di Freiburg i.B., Mainz, Pisa ed è attualmente professore ordinario di Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Torino. E' stato borsista della Alexander-von-Humboldt Stiftung ed è socio dell'Accademia delle Scienze di Torino. Tra i suoi libri: "Il realismo politico" (Laterza, 1999) e "Il principio disperazione. Tre studi su Günther Anders" (Bollati Boringhieri, 2003). Con il Mulino ha pubblicato anche "Stato" (1999).