Nella società postindustriale le città sono al centro di una duplice tensione: da un lato tra dimensione locale e globale, dall'altro tra cooperazione e competizione. Una crescente delega di competenze ricolloca a livello locale una serie sempre più ampia di problemi, dalla disoccupazione al disagio sociale, dalla povertà al traffico, dalla sicurezza alla tutela dell'ambiente. Nello stesso tempo i destini di molti centri urbani si giocano sempre più su scala sovranazionale, spiazzando intere città o regioni. I governi locali sono spinti per un verso a cooperare con organismi e network che assicurano una serie di benefici (abbattimento di costi progettuali e organizzativi, scambio di informazioni e competenze, rafforzamento delle capacità di lobbying), per un altro a entrare in competizione tra loro (ad esempio per "conquistare" grandi eventi, summit e conferenze, sedi di organizzazioni e istituzioni). A partire da una ricostruzione del rapporto tra città e Stati dal Medioevo ai nostri giorni, questa lucida analisi mostra come il modello urbano europeo stia cambiando e ridefinendo la sua identità.
Patrick Le Galès è docente di Sociologia a Sciences Po, Parigi. Con il Mulino ha pubblicato "I sistemi di produzione locale in Europa" (con C. Crouch, C. Trigilia e H. Voelzkow, 2004).