Questa ricostruzione della civiltà europea nel periodo che va dal XVI agli inizi del XIX secolo, pur dedicando ampio spazio alla dimensione statale e ai diversi modi in cui essa si realizzò, privilegia i tratti che accomunarono nel corso dell'età moderna i vari stati europei nell'organizzazione sociale, nella cultura, nel sentire religioso e nelle istituzioni politiche. Attento ai risultati della più recente storiografia, e dedicando una particolare attenzione anche a paesi spesso scarsamente considerati, il libro si segnala per lo sguardo che rivolge alle realtà regionali dei singoli stati europei in un contesto spesso dominato da logiche di accentramento. I meccanismi del potere, il controllo del territorio, i modi e i tempi della guerra, l'articolazione della società, le identità, la dimensione giuridica, le forme della socialità, le minoranze etniche e religiose trovano qui ampio spazio, a ricordare quali sono le radici di un continente la cui aspirazione, per quanto contrastata, rimane quella di configurarsi non solo come luogo della libera circolazione delle merci, degli uomini e delle idee, ma soprattutto come realtà politica e sociale.
Angelantonio Spagnoletti insegna Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Bari. Ha pubblicato numerosi contributi sull'aristocrazia italiana, tra cui "Principi italiani e Spagna nell'età barocca" (Bruno Mondadori, 1996). Con il Mulino ha pubblicato la fortunata "Storia del Regno delle Due Sicilie" (1997) e "Le dinastie italiane" (2003).