Il libro raccoglie alcuni tra i più significativi scritti di Wilhelm Röpke, economista e sociologo tedesco la cui opera torna oggi ad attirare l'attenzione del dibattito intorno ai fondamenti sociali e politici delle economie di mercato. Gran parte della sua produzione teorica, che si sviluppa tra gli anni della grande depressione e la ricostruzione post-bellica dell'Europa, è contrassegnata da una visione liberale in cui prevale soprattutto la preoccupazione per la salvaguardia dei valori spirituali della civiltà europea. Attraverso i saggi presentati in questo volume si delineano alcuni temi cruciali per cogliere le dinamiche e le trasformazioni economico-sociali della nostra epoca: lo statalismo inteso quale trasfigurazione drammaticamente caricaturale del solidarismo, l'opportunità di comprendere l'economia al di là delle leggi della domanda e dell'offerta, la necessità di politiche economiche positive ed integrative dei meccanismi concorrenziali di mercato. I brani qui presentati sono idealmente organizzati in due sezioni che racchiudono le principali tappe attraverso cui si sviluppa il pensiero dell'autore: la prima è dedicata alle riflessioni di taglio storico-politico che Röpke ha sviluppato in opere di ampio respiro come "Civitas humana"; nella seconda confluiscono gli interventi più dichiaratamente volti a esplicitare la dottrina del "liberalesimo sociale".
Wilhelm Röpke, economista e sociologo tedesco, ha insegnato nell'Institut universitaire des hautes études internationales di Ginevra. Tra le sue pubblicazioni: "La crisi sociale del nostro tempo" (Einaudi, 1946); "L'ordine internazionale" (Rizzoli, 1946); "Civitas humana. I problemi fondamentali di una riforma sociale ed economica" (Rizzoli, 1947); "Spiegazione economica del mondo moderno" (Rizzoli, 1949); "La crisi del collettivismo" (La Nuova Italia, 1951) e "Al di là dell'offerta e della domanda. Verso un'economia umana" (Edizioni di "Vita aperta", 1965).