Undici ritratti per tracciare la storia dell'impegno nel Novecento.
Quale deve essere il ruolo del critico militante? Gli intellettuali a cui sono dedicati gli undici ritratti che compongono il volume, nell'interpretare alcuni degli snodi politico-ideologici che hanno caratterizzato il Novecento, hanno offerto altrettante declinazioni della "vocazione all'impegno". Benda, Bourne, Silone, Orwell, Camus, Gramsci, Simone de Beauvoir, Breytenbach, Buber, Foucault, Marcuse: stili diversi, tematiche diverse (dal tradimento degli intellettuali al movimento operaio, al femminismo, all'esilio, alla politica, alla decolonizzazione). Il rapporto che il critico sociale intrattiene con la societ? che viene criticata ? delicato e costantemente a rischio di ambiguit?, avverte Michael Walzer. Perch? la sua azione sia efficace e trasformativa, decisivo ? il problema della distanza: n? apologeta conformista n? apocalittico sdegnato, rispetto ai valori, agli interessi e al linguaggio della societ? di cui ? testimone egli deve essere al tempo stesso interno, cio? moralmente coinvolto, ed esterno, cio? capace di dire no. Lungi dall'essere fuori moda, la figura del "critico partecipe" si ridefinisce oggi, nel declino delle grandi ideologie, soprattutto nei termini delle tre virt? critiche necessarie per guardare in modo pragmatico e tempestivo la realt? sociale: coraggio, compassione e un "buon occhio", inteso come prontezza morale
Michael Walzer insegna all'Institute for Advanced Study di Princeton. Tra le sue opere tradotte in italiano: "Guerre giuste e ingiuste" (Liguori, 1990), "Politica e profezia" (Ed. Lavoro, 1998), "Geografia della morale" (Dedalo, 1999), "Sulla tolleranza" (Laterza, 2000), "Ragione e passione" (Feltrinelli, 2001), "La libert? e i suoi nemici" (Laterza, 2003).