Percezione e realtà, mente e corpo: due nodi classici della riflessione filosofica.
In questo suo nuovo volume uno dei più noti filosofi contemporanei affronta alcuni dei nodi classici della riflessione filosofica, non solo di oggi: il rapporto fra percezione e realtà, e quello fra mente e corpo. Prendendo le mosse dal problema del realismo - è possibile la verità obiettiva? - Putnam critica le varianti moderne sia dell'empirismo sia dell'idealismo e propone, reinterpretando in modo originale il pensiero di W. James e J.L. Austin, una propria alternativa che egli chiama "realismo naturale". E' poi esaminato il problema dell'interrelazione di mente e corpo: anche qui il filosofo avanza una opzione personale che si rifà a Wittgenstein. Da ultimo il libro affronta due temi assai dibattuti nella odierna filosofia della mente: il ruolo della causalità nel comportamento umano e il ruolo dell'esperienza qualitativa in riferimento al problema della coscienza.
Hilary Putnam ha insegnato Matematica, Filosofia della scienza e Logica matematica in diverse grandi università americane, e da ultimo a Harvard, dove è professore emerito. Tra i suoi libri: con il Saggiatore "Verità e etica" (1982), "Ragione, verità e storia" (1985); con Adelphi "Mente, linguaggio e realtà" (1987), "Matematica, materia e metodo" (1993); con Garzanti "La sfida del realismo" (1991), "Rappresentazione e realtà" (1993), "Rinnovare la filosofia" (1998); con il Mulino "Realismo dal volto umano" (1995).