Un'introduzione alle funzioni comunicative, politiche e culturali delle iscrizioni romane.

Le iscrizioni hanno costituito nell'antichità, e in particolare nel mondo romano, uno dei principali strumenti attraverso i quali si è compiuto il processo di acculturazione delle popolazioni che entravano nell'orbita di Roma. Leggere quanto era scritto sugli edifici pubblici, sui cippi posti ai lati delle strade, sulle basi del foro e sulle tombe costituiva per il cittadino uno strumento di eccezionale efficacia per conoscere la realtà politica, culturale e sociale nella quale era immerso. Questa introduzione vuole accompagnare il lettore nei primi passi verso la comprensione di un particolare, ma non per questo meno importante aspetto della civiltà di Roma.

Indice: I. Comunicare in antico. - II. Iscrizioni bilingui: loro funzione. - III. Il linguaggio del sacro. - IV. Il linguaggio della politica. - V. Conservare in archivio. - VI. L'iscrizione, strumento per la conservazione delle memorie. - VII. Iscrizioni dipinte, graffite, impresse con tipari. - Appendice epigrafica. - Bibliografia.

Angela Donati insegna Epigrafia e Antichità romane nell'Università degli Studi di Bologna. E' direttore di "Epigraphica. Periodico internazionale di epigrafia". Ha curato "Antiche vie: la formazione umana dell'Emilia-Romagna" (con G. Susini e V. Cicala, Marsilio, 1992), "L'epigrafia del villaggio" (con A. Calbi e G. Poma, Lega, 1993), "Romana Pictura. La pittura romana dalle origini all'età bizantina" (Electa, 1998).