Copertina Le fondazioni bancarie. Dalla holding creditizia all'ente non-profit

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collana "Studi e Ricerche"
pp. 176, 978-88-15-08207-7
anno di pubblicazione 2001

MARCELLO CLARICH, ANDREA PISANESCHI

Le fondazioni bancarie. Dalla holding creditizia all'ente non-profit

"Come volgere in bene ciò che è nato male". Le fondazioni bancarie, da forma strategica di alleggerimento del sistema creditizio dalla mano pubblica, a possibili preziose risorse del settore "non profit.

La nascita delle fondazioni bancarie risale all'incirca a un decennio fa, nel 1990, in forza della cosiddetta "legge Amato": quando imprese bancarie aventi forma di ente pubblico vennero trasformate in società per azioni (anch'esse di titolarità pubblica: si parlò di "privatizzazione fredda"). Lo strumento a tal fine escogitato - che riguardava un'ottantina di Casse di risparmio e una manciata di grandi istituti di credito pubblici - fu appunto quello delle fondazioni che nacquero dunque come holding di controllo di imprese creditizie. Imprese alle quali, per la loro natura pubblica, era imposto di volgere una parte dei profitti al finanziamento di iniziative di pubblica utilità: obbligo ereditato dalle fondazioni. Alla "legge-delega Ciampi", del 1999, si deve tuttavia, anche nell'ottica della tutela della concorrenza, l'opzione per una privatizzazione "calda": le fondazioni dovevano passare alla mano privata. Ma così non sembra essere avvenuto con il recente decreto attuativo. Sta di fatto che, a tutt'oggi, le fondazioni bancarie vedono un forte residuo di partecipazione pubblica, soprattutto di enti locali: e si trovano a gestire un ingentissimo patrimonio, nell'ordine dei sessantamila miliardi. Rimanendo, quanto alla natura, in una sorta di "terra di nessuno": in parte strumenti di riassetto del sistema creditizio, in parte erogatrici di fondi con finalità sociali. Il legame delle fondazioni col territorio - e dunque la conoscenza delle esigenze delle collettività locali -, e la sia pur parziale vocazione al finanziamento di iniziative sociali potrebbero tuttavia farne, ove la normativa che le riguarda trovasse il giusto assetto, preziosi organismi del settore non profit, intesi a sostenere iniziative di sviluppo delle realtà locali: se e come ciò si renda possibile è l'oggetto dell'indagine di questo volume.

Marcello Clarich è professore di Diritto amministrativo alla Luiss di Roma. Andrea Pisaneschi è professore di Diritto pubblico dell'economia nell'Università di Siena, ove insegna anche Istituzioni di diritto pubblico.

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