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ISCRIVITIQuanto di libertà, e quanto di regole, per il mercato? Riflessioni ed esperienze a confronto, per un "giusto" equilibrio fra regolazione e concorrenza.
Il volume raccoglie i contributi nati da un incontro promosso a Roma dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), in cui studiosi italiani e stranieri di alto profilo hanno fatto il punto su questioni di fondo: il significato, la funzione e i limiti della regolazione; nonché il rapporto intercorrente fra regolazione e concorrenza. Questioni non accademiche, dato che tra i settori coinvolti vi sono i servizi pubblici, la distribuzione commerciale, l'attività bancaria; e che dall'equilibrio fra regolazione e concorrenza, fra interventi normativi sul mercato e liberalizzazione e flessibilità dello stesso dipendono il tasso di crescita e di sviluppo di un paese: e dunque il livello del reddito e dell'occupazione: in ultima analisi, il benessere di ciascuno di noi. La regolazione - l'attività pubblica realisticamente chiamata a sostituire la mitica "mano invisibile" - ha la funzione di creare le condizioni per far sì che i mercati, che si vanno liberalizzando, funzionino fisiologicamente: resta da stabilirne il "quanto", per non ritornare agli antichi "lacci e lacciuoli" che per così lungo tempo hanno vessato le imprese. Il volume è scandito in tre parti: la prima (Cassese, Bermann, Elia, Gaudemet, Prosser e Millar, Monti) si occupa dei profili generali della regolazione nell'economia; nella seconda (Pellegrini, Minervini e Onado, Ranci, Wish, Cheli, Bassanini) si analizza la dialettica regolazione/concorrenza in singoli settori; nella terza (D'Alberti, Kondo, Bernini, Bersani, Violante) si prospettano possibili direttrici di riforma.
Marco D'Alberti, componente dell'AGCM, è ordinario di Diritto pubblico dell'economia nell'Università di Roma "La Sapienza". Giuseppe Tesauro, presidente dell'AGCM, è ordinario di Diritto delle comunità europee nell'Università di Napoli.