Rossella Ghigi

Per piacere
Storia culturale della chirurgia estetica

 Le immagini


La sorprendente tecnica di ricostruzione del naso che rese famoso Gaspare Tagliacozzi prevedeva che un lembo di pelle venisse inciso sul braccio, trattato e cucito sul naso mancante. Dopo un periodo di tempo, in cui il paziente rimaneva con il braccio bendato e legato al volto, il quarto lato del lembo veniva tagliato e il naso rimodellato. Per circa due anni, il paziente avrebbe poi fatto uso di tubi di metallo e di modelli per fissare la forma del nuovo naso. G. Tagliacozzi, De curtorum chirurgia per insitionem, Venezia, Bindoni, 1597, Tavv. V, VIII, XI.


All’inizio del XX secolo l’innesto di pelle dal braccio viene utilizzato dal medico berlinese Jacques Joseph anche per rinoplastiche accrescitive, come mostra questa immagine tratta da Nasenplastik und sonstige Gesichtsplastik (Leipzig, 1931). Le moderne tecniche di fasciatura consentivano di continuare a svolgere le proprie attività durante il periodo di attesa, senza essere costretti a letto. L’introduzione dell’anestesia e della disinfezione avevano permesso, d’altra parte, di banalizzare sempre più l’intervento estetico che si presentava come un mezzo efficace per raggiungere la felicità.


Tra Medioevo e Rinascimento veniva apprezzata la fronte alta e bombata; le dame applicavano perciò calce viva e solfuro naturale di arsenico sul cuoio capelluto per ottenere questo effetto. Il ritratto di Margareth Bromsen mostra come il gusto per la fronte alta fosse in voga anche nel XVII secolo.


Corpi sfioriti di dame si immergono nell’acqua di questa Fontana della giovinezza di Lucas Cranach (1546) per riemergere rosei e freschi, pronti per i fasti del banchetto e le gioie della vita. Gli uomini, che secondo la leggenda possono attingere alla giovinezza attraverso il rapporto amoroso, attendono non lontani.


Correzione di un gibbo nasale e dell’angolo setto-labiale per eliminare tratti «troppo ebraici» (sopra), e correzione di un naso a sella attraverso un impianto in avorio per eliminare dei tratti «troppo irlandesi» (sotto). Joseph, Nasenplastik und sonstige Gesichtsplastik, cit.


La blefaroplastica è l’intervento di chirurgia estetica più diffuso oggi in Asia. Nella stragrande maggioranza dei casi, quella che viene richiesta è una occidentalizzazione dello sguardo. Nel caso di questo ventenne giapponese, l’effetto è stato accentuato eseguendo, oltre alla blefaroplastica e all’epicantoplastica, anche un innesto di cartilagine costale per ottenere l’aumento del dorso nasale e l’allungamento del setto, accompagnato da un riposizionamento oculare profondo in rapporto al naso e alla fronte.


Un corsetto degli inizi del XX secolo che dava al corpo la tipica forma «a clessidra». L’immagine è tratta da una pubblicità francese, che recita: «L’ideale per la donna elegante e attenta alla propria salute […] restituisce la linea perduta dopo la maternità e non si deforma […] molto apprezzato dai medici che l’hanno visto».


Deformazioni sulla cassa toracica dovute all’uso del corsetto stretto alla vita, come si usava anche alla fine del XIX secolo. Non stupisce che gli svenimenti fossero all’epoca molto frequenti: esso impediva i movimenti più semplici, provocava difficoltà respiratorie, oltre a produrre danni permanenti agli organi interni. F. Borel, Le vêtement incarné. Les métamorphoses du corps, Paris, Calmann-Lévy, 1992.


Il Principe Reggente si accinge ad entrare nella macchina da bagno a Brighton nel 1818. Un simile evento era assai delicato e veniva sempre seguito da accompagnatori e servitori. Il bagno di mare era d’altronde una circostanza rara all’epoca e aveva finalità terapeutiche più che ludiche.


Nella seconda metà del XIX secolo i vestiti da bagno per signore coprono interamente il corpo. Nel caso di questi costumi in flanella, presentati nel Godey’s Lady’s Book nel 1864, si nota anche l’influenza dei primi pantaloni ammessi per le dame, i Bloomers, o pantaloni alla turca.


Misurazione del costume da bagno nella spiaggia di Washington D.C. nel 1922: la distanza tra il ginocchio e il costume da bagno non deve superare i sei pollici. In Italia il governo Scelba predisporrà negli anni Cinquanta misurazioni sulle spiagge e altri accorgimenti simili.


Pubblicità di un trattamento estetico del seno apparsa su «Donna» nel 1916 (XII, n. 287-288, 5-20 dicembre). Iniziano in quegli anni ad apparire sui periodici per signore gli annunci di gabinetti estetici e centri di bellezza che offrono «trattamenti scientifici e razionali» esterni di ringiovanimento del volto, modellamento del naso e rassodamento del seno.


Negli anni Venti e Trenta del Novecento, su riviste francesi come «Votre Beauté» appaiono pubblicità come questa, di maschere e cinture in caucciù radioattivo da applicarsi sul viso e sui fianchi per il ringiovanimento dei tessuti, la cancellazione delle rughe e lo snellimento del corpo.


Intervento di lifting alla fronte. Esiste oggi una grande varietà di procedure chirurgiche di ringiovanimento, che vanno dal lifting cervico-facciale completo (viso e collo) al cosiddetto minilifting (solo alcune parti del viso). Le tecniche utilizzate possono essere più o meno invasive e la trazione viene ottenuta non soltanto con lo scollamento e l’escissione della cute, ma anche con l’inserimento di fili di sospensione o intervenendo sulla muscolatura.


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