È uscito il numero 4/2015 della rivista "il Mulino"


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L’urgenza di rimettere mano all’intero progetto europeo, ridisegnandone l’architettura e ponendo all’angolo gli egoismi che caratterizzano leadership politiche nazionali insufficienti, continua a segnare il nostro presente. 

Anche per questo il saggio di Wolfgang Streeck che apre il fascicolo è importante. La Germania ha molte responsabilità per ciò che non funziona in questa Europa malandata, ma non tutte. E la sua egemonia non è stata né voluta né tantomeno cercata. Oltre all'Europa, in questo numero c’è molto «caso italiano». Si torna a parlare di Italicum (Pasquino, Fasano e Natale), si affronta l’evolversi del quadro politico: non c’è un centrodestra presentabile, anche se servirebbe eccome, come spiega Orsina, e c’è un centrosinistra che non ha più alibi per non fare, anche a livello locale, scelte di governo difficili, come illustra Loiero. Sei articoli (tra cui quello di Paola Bonora, scaricabile gratuitamente) sono poi raccolti in un blocco monografico dedicato al nostro territorio e alle sue condizioni, in cui, accanto a evidenziare lo sfruttamento e la colpevole cattiva gestione politico-amministrativa lungo i decenni, alcune indicazioni fanno sperare in un’inversione di rotta. Crescita economica e attenzione per l’ambiente non sono inversamente proporzionali; il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico non sono irreversibili; il degrado e l’abbandono possono e devono essere contrastati. Ma come sempre serve buona politica.

http://www.rivistailmulino.it/

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